Ci sono esperienze che ti cambiano il modo di pensare e quelle molto belle ti fanno emozionare profondamente e ti aprono un nuovo mondo di possibilità che desideri fortemente esplorare. Teresa Burzigotti
Ti sei sentito stanco dopo una sessione di Coaching cognitivo?
Hai sentito affaticamento nel gestire una sessione con un cliente bloccato emozionalmente, o con convinzioni inefficaci molto radicate?
Ti sei sentito in dubbio, insicuro o inefficace lavorando con clienti che dopo un paio d’ore di Coaching ti riportano al punto di partenza?
Quante volte sei stato incerto su quale fosse la leva più potente del cambiamento di un certo tema del tuo cliente?
Sai che i clienti che danno molto valore al tempo, come manager, personaggi pubblici e atleti, sono irritati da un Coaching troppo cognitivo, faticoso e lungo e che questo può incrinare e rompere il rapporto?
Anche se sei un Coach esperto e bravo lo strumento giusto può fare una grande differenza.
E sì che per apprendere e per disapprendere è fondamentale un’esperienza emozionale. E tu sicuramente sai già come guidare il tuo cliente passo per passo.
Ma come sarebbe il tuo Coaching se tu fossi l’attivatore di un processo spontaneo di riconnessione interiore, con la minima applicazione e il massimo risultato? Puoi intuire a quale livello ne sarebbe rafforzata l’esperienza? Che intensità e potenza per il tuo cliente sentire il cambiamento nel corpo mentre il cervello si armonizza e intuisce!
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